Citas

“A Cuba sono offerti a tutti solide conoscenze, educazione artistica ed il diritto a laurearsi gratuitamente.  Oltre 50 mila bambini con difficoltà ricevono un insegnamento speciale.  L’informatica è impartita su grande scala.  Sono impiegate in questi compiti centinaia di persone molto qualificate.  Però Cuba deve essere bloccata per liberarla da una simile tirannia.”

Riferimento al testo originale: El Candidato Republicano (Segunda Parte), 11 de febrero de 2008

"McCain ha avuto una rilevante partecipazione nell’’udienza del 21 maggio 2002, riguardante Cuba, della Sottocommissione per il Consumo, il Commercio Estero ed il Turismo, e nella Commissione per la Scienza ed il Trasporto, dove ha ribadito che il nostro Paese è una minaccia per gli Stati Uniti per la sua capacità di produrre arme biologiche; fatto James Carter ha dimostrato ridicolo. Nell’ottobre del 2003 McCain ha presentato una mozione per interrompere il dibattito sulle misure proposte per rendere più flessibili i viaggi a Cuba".

Riferimento al testo originale: Riflessioni: "Il candidato repubblicano" (Terza Parte), 12 febbraio 2008

"La stessa Condoleezza Rice dovrà rispondere ad alcune domande: quanti nordamericani hanno perso la vita per bombe inviate da Cuba? Si è mai rotto un solo mattone a causa d’ordigni esplosivi provenienti dal nostro paese? Perché veniamo inseriti nella grottesca lista dei paesi terroristi, nella quale minaccia d’aggiungere arbitrariamente il Venezuela?  Chi ha utilizzato il terrorismo contro la nostra patria per distruggere aerei in pieno volo, provocare sabotaggi, invasioni mercenarie e minacce di bombardamenti e guerre, il blocco economico e le attività che sono costate migliaia di vite e centinaia di miliardi di dollari? Chi crederà a Lei e a Bush? Perché v’impegnate a provocare guerre fratricide tra i popoli dell’America Latina? (...) In Iraq sono morte oltre un milione di persone. Quanti morti offrono gli Stati Uniti all’America Latina, una regione con oltre 500 milioni d’abitanti, per difendere la loro democrazia ed il loro impero? ".

Riferimento al testo originale: Riflessioni "SETE DI SANGUE" (II), 16 marzo 2008

"Se l'impero riuscisse ad ottenere di nuovo il controllo di Cuba, non ne rimarrebbe una sola delle scuole per gli studi superiori, create dalla Rivoluzione per offrire quel diritto a tutti i giovani; invierebbe la maggioranza a tagliare la canna da zucchero; è la sua politica dichiarata. Tenterebbe di rubare i talenti artistici e scientifici già creati, come fa con gli altri paesi del nostro emisfero. Disporre di più di 70 mila specialisti in Medicina Generale Integrale ed altre centinaia di migliaia di professionisti, aiutare i più poveri ed esportare servizi, è un peccato che ad un paese del Terzo Mondo non si può tollerare. Alla fin fine, abbiamo resistito al suo blocco, alle sue aggressioni ed ai suoi brutali atti di terrorismo per quasi mezzo secolo".

Riferimento al testo originale: BUSH, I MILIONARI, IL CONSUMISMO ED IL SOTTOCONSUMO, 10 Aprile 2008

"Come è noto, tutta la mia vita, da quando ha avuto una coscienza rivoluzionaria, l’ho consacrata, innanzitutto, al tema dell’educazione, dai tempi della Campagna d’Alfabetizzazione all’universalizzazione degli studi superiori universitari. Anche se condizionati dal blocco economico ed aggrediti siamo riusciti ad ottenere una posizione di privilegio, unica nel mondo".

Riferimento al testo originale: I VIVI ED I MORTI

"Obama nel suo discorso attribuisce alla Rivoluzione  Cubana un carattere antidemocratico e di scarso rispetto delle libertà e dei diritti umani. E’ proprio l’argomento che, quasi senza eccezione, hanno utilizzato le varie amministrazioni statunitensi per giustificare i loro crimini contro la nostra patria.  Lo stesso blocco, in sé, è un genocidio.  Non voglio che i bambini nordamericani si educhino con questa vergognosa morale.
Nel nostro Paese, la rivoluzione armata non sarebbe stata forse necessaria senza l’intervento militare, l’Emendamento Platt ed il colonialismo  economico che questo portò nell’isola".

Riferimento al testo originale: Riflessioni: "La cinica politica dell’impero", 25 maggio 2008

“Ci sono alcuni che sognano ancora con mettere a ginocchio Cuba servendosi del criminale blocco come strumento della politica esterna degli Stati Uniti contro la nostra patria. Se quel paese cade ancora una volta nello steso errore, potrebbe rimanere altro mezzo secolo applicando quella politica inutile nei confronti di Cuba, qualora l’impero fosse capace di durare tanto tempo”.

Riferimento al testo originale: Riflessione: “Il terzo uragano”, 7 novembre 2008