Le torture nel carcere di Guantanamo somigliano a dei crimini di lesa umanità
Le torture praticate nella Base Navale di Guantanamo, territorio occupato dal governo statunitense contro la volontà del popolo cubano, somigliano a dei crimini di lesa umanità, ha denunciato a L’Avana la pacifista nordamericana Cindy Sheehan. In alcune dichiarazioni a Prensa Latina, la madre del soldato statunitense Casey Sheehan, morto a 24 anni in Iraq nel 2004, ha reclamato la chiusura immediata del centro di torture nel famoso enclave militare.
La Sheehan, considerata il viso dell'attivismo antibellico statunitense per le sue costanti proteste contro la guerra in Iraq, ha definito abominevole la pratica degli orrori praticati come metodo repressivo nella Base Navale di Guantanamo.
Sono stata a Guantanamo nel gennaio del 2007 per esigere al mio governo la chiusura di questa prigione ed altre simili in varie parti del mondo, ha detto.
L'attivista nordamericana ha ricordato che non aveva esercitato mai il pacifismo, ma la morte, nell’aprile del 2004 di suo figlio Casey ha svegliato la sua coscienza ed è stato quando ha iniziato un movimento per chiedere la fine dell'occupazione militare in Iraq.
Sogno per il futuro che siano eliminate negli Stati Uniti le proibizioni di viaggiare a Cuba, ed il bloqueo economico, commerciale e finanziario mantenuto contro l'Isola da troppi anni, ha sottolineato.
Cindy Sheehan dirige una delegazione del suo paese che ha viaggiato a Cuba per assistere all'Incontro Internazionale “La Dichiarazione Universale dei diritti umani: 60 anni dopo”, nel Palazzo delle Convenzioni de L'Avana.
La Sheehan, considerata il viso dell'attivismo antibellico statunitense per le sue costanti proteste contro la guerra in Iraq, ha definito abominevole la pratica degli orrori praticati come metodo repressivo nella Base Navale di Guantanamo.
Sono stata a Guantanamo nel gennaio del 2007 per esigere al mio governo la chiusura di questa prigione ed altre simili in varie parti del mondo, ha detto.
L'attivista nordamericana ha ricordato che non aveva esercitato mai il pacifismo, ma la morte, nell’aprile del 2004 di suo figlio Casey ha svegliato la sua coscienza ed è stato quando ha iniziato un movimento per chiedere la fine dell'occupazione militare in Iraq.
Sogno per il futuro che siano eliminate negli Stati Uniti le proibizioni di viaggiare a Cuba, ed il bloqueo economico, commerciale e finanziario mantenuto contro l'Isola da troppi anni, ha sottolineato.
Cindy Sheehan dirige una delegazione del suo paese che ha viaggiato a Cuba per assistere all'Incontro Internazionale “La Dichiarazione Universale dei diritti umani: 60 anni dopo”, nel Palazzo delle Convenzioni de L'Avana.
Fonte:
PL
Data:
11/12/2008